Cile

Il Cile è uno degli stati più ricchi al mondo se si guarda alle riserve idriche a sua disposizione: si affaccia sull’Oceano Pacifico e possiede infinite distese di ghiaccio nella parte centrale e in quella meridionale. La sua costa, lunga circa 4200 km, presenta molti climi differenti, a nord, aree desertiche, al centro un clima mediterraneo e, a sud, un clima oceanico. Oggi si nota in maniera evidente come questi climi si stanno “estremizzando”. Simbolo di questo è il Lago de Aculeo, a sud-est della capitale, che è scomparso nel 2016 dopo 5 anni di siccità.

Nonostante questo, il Cile, è un Paese considerato all’avanguardia nella regione dell’America Latina per le proprie politiche ambientali. Il 13 giugno 2022 è stata promulgata la Legge Quadro sul Cambiamento Climatico, che definisce la governance climatica nazionale identificando responsabilità e competenze dei diversi organismi statali, permettendo al contempo la necessaria flessibilità e autonomia per perseguire azioni specifiche, e stabilendo il target per le emissioni di gas serra. A questo riguardo, il Cile si è impegnato entro il 2030 a convertire il 70% del proprio consumo totale di energia verso le rinnovabili e a raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Il Cile si è inoltre dotato nel 2014 di un Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici, che identifica azioni trasversali e Piani specifici per i settori agroforestale, della biodiversità, della pesca e acquacultura, della salute, dei servizi infrastrutturali, delle città e dell’energia (quest’ultimo in fase di sviluppo).

Altro settore importante è quello dell’economia circolare. Il Cile ha promulgato nel 2016 della Legge quadro per la gestione dei rifiuti, la responsabilità estesa al produttore e la promozione del riciclo, con l’obiettivo di diminuire la produzione di rifiuti e promuoverne il riuso, riciclo o altro tipo di valorizzazione. La Legge si focalizza in particolare sui seguenti prodotti prioritari: olii lubrificanti, batterie e pile, rifiuti elettrici ed elettronici, pneumatici, imballaggi, per ognuno dei quali viene predisposto un decreto con obiettivi specifici. Nel 2019, il Ministero dell’ambiente cileno ha avviato un processo partecipativo che ha portato alla pubblicazione del Piano d’Azione per un Cile circolare nel 2040, che ha come obiettivo promuovere un’economia circolare rigenerativa che spinga il Cile verso uno sviluppo sostenibile, giusto e partecipativo, mettendo al centro il benessere delle persone.

Il 4 luglio 2023 si è firmato a Santiago un Protocollo di Intesa tra il MASE e il Ministero dell’Ambiente cileno per una cooperazione ambientale congiunta, in particolar modo sulle tematiche dell’economia circolare, della gestione idrica e della transizione ecologica.

Firmato nuovo protocollo d’intesa con il Ministero dell’Ambiente del Cile

La sottoscrizione in occasione della visita del Presidente Sergio Mattarella. Intesa su temi di reciproco interesse: economia circolare, gestione idrica e transizione ecologica.

Roma, 6 luglio - In occasione della visita in Cile del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra il MASE e il Ministero dell’Ambiente cileno.

Controparte: Ministero dell’Ambiente cileno (MMA)

Aree di intervento:

• Migliorare la gestione delle risorse idriche e proteggere gli ecosistemi legati all’acqua (SDG 6);
• Favorire l’adozione di modelli di consumo consapevoli (SDG 12);
• Rafforzare e coordinare gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici globali e affrontarne gli effetti negativi (SDG 13);
• Promuovere un uso sostenibile degli Oceani dei mari e delle risorse marine (SDG 14);
• Proteggere, ripristinare e migliorare l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri (SDG 15);
• Aumentare il sostegno internazionale per lo sviluppo delle capacità nei paesi in via di sviluppo (SDG 17).