Quaderni Habitat n. 14 - Laghetti d'alta quota. Perle nel paesaggio di montagna

 

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale 

Chiunque pensi ad un laghetto d’alta quota materializzerà nella sua mente la classica immagine di un piccolo bacino incastonato in un verde bosco di conifere o adagiato in una assolata conca tra detriti e vette incombenti. Al di là di questo luogo comune, il concetto di laghetto d’alta quota racchiude in sé una complessa serie di caratteristiche geomorfologiche e biologiche. 

Le specie animali e vegetali hanno colonizzato i laghetti d’alta quota seguendo il ritiro dei ghiacciai quaternari e sono rimaste in alcuni casi intrappolate in essi come "relitti". Questi organismi hanno dovuto poi confrontarsi con le severe condizioni ambientali delle alte quote: clima rigido, elevate radiazioni ultraviolette e scarsità di nutrienti. Solo poche specie possiedono i necessari adattamenti per sopravvivere: ne consegue il grande interesse scientifico e conservazionistico dei relitti glaciali. 

Chi però immagina di scoprire dalla lettura di questo volume che i laghetti d’alta quota sono ambienti remoti e incontaminati rimarrà purtroppo sorpreso: il turismo di massa, l’utilizzo a scopi idroelettrici e potabili, l’indiscriminata immissione di pesci, l’acidificazione e l’apporto di inquinanti con le precipitazioni, l’aumento della radiazione ultravioletta causato dalla riduzione dell’ozono nell’atmosfera, l’innalzamento della temperatura causato dal cambiamento climatico globale minacciano la sopravvivenza di questi ambienti. 

Si tratta di un S.O.S. che questo volume della Collana Quaderni Habitat vuole lanciare in difesa di alcuni tra gli ambienti di maggior fascino e di più rara bellezza del nostro Paese. 

(Acrobat/PDF compresso, 2.666 MB)

 

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Ultimo aggiornamento 30.01.2023