Quaderni Habitat n. 21 - Fiumi e boschi ripari. Calme vie d'acqua e loro margini ombrosi

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale 

Anche se le acque dolci non sono che una frazione piccolissima dell'intera idrosfera, e solo una parte di esse scorre in superficie in un alveo fluviale, i fiumi sono forse il più attivo e potente fra tutti gli agenti modellatori del paesaggio. La vegetazione acquatica resiste alla corrente, anche forte, radicandosi bene sul fondo. Si fa più fitta lungo le rive, dove presto le carici e le canne lasciano spazio a una vegetazione legnosa dominata dai salici, dagli ontani o dall'olivello spinoso.  

Il fiume e le sue rive sono l'ambiente vitale di moltissime specie animali - acquatiche, anfibie o terrestri - ma sono anche la via che seguono l’anguilla e le lamprede, quando migrano dal mare e verso il mare, e la traccia preferita negli spostamenti da parte degli uccelli che frequentano rive e boschetti lungo i fiumi.

Arginature, sbarramenti, canalizzazioni, spostamenti d'alveo, diversioni di bacino e, infine, i più diversi inquinanti - urbani, agrari e industriali - riversati nelle acque hanno alterato profondamente i fiumi e le loro golene, abbattendo la capacità autodepurativa delle loro acque e giungendo anche a incidere sulla capacità di ricarica delle falde. 

Fauna e flora dei fiumi e delle rive sono inoltre minacciati dall’incessante introduzione di specie esotiche, non di rado assai competitive.  

(Acrobat/PDF compresso, 4.691 MB)

 

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Anno di Pubblicazione
2002

Ultimo aggiornamento 30.01.2023