La Convenzione sulla Promozione e Protezione del Patrimonio Immateriale (2003)

 La Convenzione sulla promozione e protezione del patrimonio immateriale nasce nel 2003, nel corso della 32° sessione della Conferenza Generale UNESCO, dall’esigenza di individuare il cosiddetto “Intangible heritage” ed assicurare misure di protezione nell’interrelazione tra attività umane e ambiente circostante, sia fisico che sociale. La Convenzione, sottoscritta il 17 ottobre 2003, è entrata in vigore il 20 aprile 2006, dopo l’adesione dell’Albania come 47esimo Stato Parte, ed è stata ratificata dall’Italia con legge n. 167 del 27 settembre 2007. L’obiettivo primario è quello di proteggere il Patrimonio Immateriale culturale dei popoli garantendone l’identificazione, la documentazione, la ricerca, la promozione, la conservazione, la trasmissione e l’attuazione attraverso strumenti di educazione formale e non ed il rilancio dello stesso patrimonio.

Obiettivi


La Convenzione sul Patrimonio Immateriale intende, in particolare:

  • proteggere il Patrimonio Culturale Immateriale;
  • garantire il rispetto del Patrimonio Culturale Immateriale di comunità, gruppi e individui coinvolti;
  • promuovere processi di sensibilizzazione, a livello locale, nazionale ed internazionale, sull’importanza del patrimonio culturale intangibile ed assicurarne il mutuo riconoscimento;
  • assicurare la cooperazione ed assistenza internazionale.

 

 


Ultimo aggiornamento 27.09.2013